Vivo nella mia propria casa Mai ho imitato qualcuno E derido qualsiasi maestro Che non si derida da sé. (Nietzsche)


Arearea - Paul Gauguin

04.09.2013 18:20

L’opera Arearea (Giocosità), che raffigura una scena di vita quotidiana, evoca un’atmosfera di serena felicità, di una natura amena, rigogliosa e musicale in ogni parte delle forme e dei colori dell'olio su tela, uno stile di vita da favola primitiva; Gauguin è ispirato da quello che vede sull’isola, a Tahiti, influenzato dalle fantasie che gli comunicano le tradizioni religiose e le leggende del posto. Il cielo non viene volutamente rappresentato, il quadro è una trasposizione dei principi di sinestesia, con i colori che compongono l’opera a piani distesi, verde, giallo e rosso così illuminanti da configurare, nella stessa maniera, la ragazza in primo piano che dirige serenamente lo sguardo verso lo spettatore e il cane arancione in un’espressione di istintiva naturalezza; la donna che suona il flauto e le figure che eseguono danze rituali sullo sfondo, frutto della fantasia dell’autore, dilatano lo stato di armonia originaria, in cui sogno e realtà possono felicemente convivere. Sembra quasi emergere la preoccupazione, da parte di Gauguin, di non riuscire a rendere compiutamente i toni brillanti di quello che ritiene un paradiso terrestre.

Gauguin compie il suo primo soggiorno a Tahiti dal 1891 al 1893, dipinge Arearea nel 1892 come parte di un trittico ideale di cui fanno parte Mata mua (Tempo fa) e Pastorali tahitiane . Gauguin stava sviluppando un nuovo pensiero artistico, come dimostra il consiglio all’amico Schuffenecker di non dipingere dal vero perché l’arte “è un’astrazione che si compie sognando davanti alla natura”. In queste opere presentate alla mostra del 1893, gli spettatori e i critici lo guardarono, in alcuni casi, quantomeno perplessi: le opere col titolo polinesiano non incontrarono grande successo nemmeno tra i suoi amici più stretti, il colore del cane suscitò commenti spesso sarcastici. Incurante di ogni commento e considerazione, Gauguin ritenne Arearea una delle sue opere migliori, al punto da ricomprarla prima di lasciare l’Europa in maniera definitiva nel 1895.

L'opera è esposta al Museo d'Orsay di Parigi.

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