Vivo nella mia propria casa Mai ho imitato qualcuno E derido qualsiasi maestro Che non si derida da sé. (Nietzsche)


Le eclissi e la scoperta di pianeti Terra

30.09.2013 16:55

Tutto ciò che ci circonda, compreso il nostro stesso corpo, si è anticamente prodotto nel nucleo rovente di una stella. Le prime stelle si generarono oltre 20 milioni di anni dopo il big bang grazie all'azione della forza gravitazionale sui due elementi presenti all'epoca nell'universo: idrogeno ed elio. Questa prima generazione di astri aveva tuttavia una stabilità ridotta: essendo degli agglomerati gassosi con massa centinaia di volte superiore a quella del sole, nascevano e morivano nell'arco di breve tempo proiettando nello spazio, durante la loro esplosione, la polvere cosmica. Questa era piena di elementi quali idrogeno, carbonio, ossigeno, silicio e ferro; sostanze base necessarie a generare stelle, sistemi solari e l'uomo stesso. Lo studio degli astri ci rivela dunque la genesi e la struttura dell'universo: a partire dalle loro eclissi è possibile oggi porsi l'obbiettivo di svelare l'esistenza di pianeti simili alla terra. Tutti noi conosciamo il fascino di questo fenomeno conosciuto e mitizzato fin dai tempi più remoti. Col passare dei millenni grazie alle osservazioni gli astronomi capirono che un'eclissi si verifica quando la luna passa davanti al sole arrivando a comprendere e prevedere il fenomeno. I babilonesi scoprirono il ciclo di Saros già più di 22 secoli fa. Si tratta di un ciclo di eclissi che dura 223 mesi, circa 18 anni, ed è simile a quello che lo ha preceduto. I greci concepirono e costruirono la macchina di Anticitera, un meccanismo trovato a bordo di un relitto nelle acque del Mediterraneo nel 1091. Inizialmente si pensò che questo complesso meccanismo fatto di tante parti, ruote e piani sovrapposti, fosse un orologio o un cronometro celeste. Si scoprì solo in un secondo momento che si trattava invece di un computer meccanico per il calcolo del movimento dei pianeti, delle fasi della luna e altri fenomeni astronomici. Nel 2008 viene scoperto, tramite raggi x e una tac che la macchina di Anticitera è una rappresentazione del ciclo di Saros. In due delle piastre posteriori del meccanismo era incisa una precisa figura a spirale suddivisa in parti. Sommate tra loro si arrivava al totale dei mesi di un ciclo di Saros. L'unica spiegazione a cui si è arrivati è che questa macchina servisse per il calcolo delle eclissi. Un'eclissi totale di sole può essere osservata mediamente una volta ogni 16 mesi, la rarità di questo evento dipende da una serie di concomitanze particolari. Il ruolo fondamentale lo gioca la Luna, che dista dalla Terra 386 mila chilometri e ha ¼ del suo diametro. Quando la Luna oscura il Sole si può assistere ad un'eclissi parziale o totale. Nel primo caso, nell'osservare ci si trova nella zona detta penombra, la parte più grande e sfocata dell'ombra, per cui il sole non appare completamente adombrato. Se ci si trova invece nell'ombra, cioè la parte centrale più scura, l'eclissi è totale. Dal momento che durante l'eclissi la Luna continua a percorrere la sua orbita, l'ombra si muove sulla Terra lungo una linea individuabile detta percorso della totalità. La lunghezza dell'ombra è tipicamente circa 150chilometri, quindi per vedere un oscuramento totale occorre calcolare bene la propria posizione.

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Le eclissi e la scoperta di pianeti Terra

Data: 04.10.2013

Autore: eleonora

Oggetto: astronomia

Scusi djedi, forse era una stupida domanda.

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Data: 01.10.2013

Autore: djedi

Oggetto: R: R: astronomia

Beh... l'idea di scriverne parte dalla testa... poi cerco le informazioni che mi mancano o che voglio approfondire anche sui libri

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Data: 30.09.2013

Autore: eleonora

Oggetto: R: astronomia

Ma scrivi dalla testa oppure usi qualche libro?

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Data: 30.09.2013

Autore: djedi

Oggetto: astronomia

ciao Eleonora...ma proprio per niente scienziato...mi sembrano solo belli da pensare...e qualche volta anche da scrivere

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Data: 30.09.2013

Autore: eleonora

Oggetto: astronomia

Sei un vero scienziato...

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